Liposuzione a Roma e dintorni

Prima di ogni estate è possibile che il conflitto con il nostro specchio si amplifichi: infatti cominciamo a togliere i vestiti a causa della stagione estiva e della calura e così il nostro corpo rimane scoperto e, se non ci piace, cominciano i problemi. È esattamente il periodo in cui molte persone prendono informazioni rispetto ad una liposuzione a Roma e dintorni, per avere un’idea dei costi e soprattutto di che cosa comporta questo genere di intervento. Diciamo che negli ultimi decenni la chirurgia plastica a preso una sorta di trend evolutivo molto interessante perché le tecnologie hanno cominciato a diventare più all’avanguardia, così come le tecniche che vengono utilizzate in sala operatoria, nonché gli strumenti operativi. Ed è per questo che, poi, le persone possono trovarsi di fronte a più opzioni interessanti, o chirurghi plastici incredibilmente rassicuranti e soprattutto alla possibilità di fare un intervento chirurgico senza spendere le cifre che accadevano in passato, tanto che una volta gli interventi di questo tipo erano proibitivi a meno che la persona non fosse necessitata per motivi professionali.

Oggi, però, non è più così, perché quello che succede è che le persone investono nel proprio aspetto estetico a prescindere, anche perché vediamo tutti quanti un po’ essere VIP all’interno dei proprio social network. Questo bisogno di mettersi in mostra perché altrimenti è difficile avere una vita sociale, tocca un po’ tutti chiaramente a livelli differenti così come il problema dell’adipe localizzato qua essere un problema abbastanza diffuso ma che non tutti vivono come un disagio.

Quali sono i risultati di un intervento di liposuzione

Quando andiamo da un chirurgo plastico e fissiamo un appuntamento per parlare di un eventuale intervento di liposuzione, gli chiediamo sostanzialmente di andare a rimodellare alcune zone del nostro corpo che non hanno una forma delineata ed omogenea a causa del fatto che c’è la presenza di alcune sacche di grasso localizzato. A differenza di ciò che si pensa, il grosso non è sempre eliminabile con l’attività fisica e la dieta. Ogni volta che ci si iscrive in palestra e si chiede al proprio personal trainer una dieta specifica, quello che accade e che ci dirà che il dimagrimento non potrà essere localizzato, ovvero non si può andare ad intervenire in un punto del corpo per farlo dimagrire rispetto ad un altro, perché il dimagrimento avverrà un po’ come deve avvenire, in maniera incontrollata.

Perciò dopo tanti sacrifici è un lungo processo, può essere che dopo una dieta e dopo la palestra finiamo per assumere una forma a pera perché magari continuano a dimagrire il viso, le braccia, il busto mentre non si riesce assolutamente a far scendere il grosso delle cosce.

È naturale che sia un risultato che genera particolarmente frustrazione e soprattutto tutte quelle persone che si sono impegnate molto in questo lavoro su di sé: ma non c’è da disperare e c’è ancora uno strumento nelle mani di chi lo desidera. Un intervento di liposuzione, volto a eliminare questo inestetismo.

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Lavoro filler labbra Milano

Nel corso degli ultimi anni il Lavoro filler labbra Milano  ha ottenuto un successo non indifferente da parte del pubblico femminile.

questo trattamento, infatti, è in grado di aumentare il volume delle labbra in modo sicuro, efficace e duraturo. i risultati, dunque, sono assicurati. tuttavia, a volte, la presenza dell’ago costituisce un limite non indifferente per alcune pazienti, che non riuscendo a superare questa paura, decidono di rinunciare al trattamento. allo stesso tempo, però, molte donne si avvicinano a pratiche meno invasive, nella speranza di poter comunque raggiungere l’obiettivo prestabilito. ecco che, per quanto riguarda l’aumento del volume e della dimensione delle labbra, entrano in gioco i filler senza ago. questa tecnica, di cui si sente spesso parlare da qualche mese a questa parte, può essere considerata un’opzione b al filler canonico, a patto che si sia disposte a scendere a compromessi in termini di risultati ottenibili. filler senza ago: cos’è e come funziona il filler senza ago, altresì noto come hyaluron  pen, è un trattamento estetico che viene eseguito in regime ambulatoriale. come sottolinea il termine stesso, la procedura non prevede alcuna iniezione sottocutanea, poiché lo strumento che si andrà ad utilizzare è privo dell’ago.

la hyaluron pen, il cui design somiglia effettivamente a quello di una penna, è il dispositivo che viene utilizzato per la veicolazione dell’acido ialuronico sulle labbra. la modalità di applicazione, dunque, è molto semplice. la “siringa” della hyaluron pen viene riempita con il quantitativo di acido ialuronico prestabilito e, dopo aver posizionato il foro di uscita sulle labbra, il liquido verrà veicolato attraverso l’apposita leva. in sostanza, quindi, l’acido ialuronico esce dal dispositivo attraverso l’aria pressurizzata. questo è il motivo per cui il filler senza ago risulta essere a tutti gli effetti il trattamento ideale per coloro che temono il contatto con l’ago: zero invasività, zero iniezioni e zero dolore. d’altra parte, essendo un trattamento così superficiale, è normale che sia sicuro, indolore e privo di effetti indesiderati al 100%. la paziente, dunque, non proverà alcun dolore durante la seduta, che ha una durata ci circa 20-30 minuti. a differenza dei filler classici, infatti, quelli senza ago non prevedono neanche l’applicazione della pomata anestetica prima dell’utilizzo.

in poche parole, il dolore o il fastidio non sono contemplati in questo trattamento. filler labbra senza ago e risultati quello che abbiamo visto poco fa è molto rassicurante sotto il punto di vista della sicurezza e dell’assenza di dolore, ma lo stesso non si può certo dire per ciò che concerne i risultati. questi ultimi, infatti, non possono essere messi a confronto con quelli offerti dai filler tradizionali. come ogni cosa, dunque, anche i filler labbra senza ago hanno i loro pro, e i loro contro. di conseguenza, si tratta solo di capire da quale parte della bilancia propende di più il proprio ago: trattamento privo di ago o risultati “accettabili”. purtroppo, l’effetto finale di questo trattamento è davvero molto naturale, soft e poco duraturo.

in poche parole, tutto il contrario di ciò che, dall’altra parte, il filler tradizionale riesce a garantire. l’iniezione intradermica dell’acido ialuronico, infatti, assicura risultati sul lungo termine e, soprattutto, la paziente ha la possibilità di richiedere un effetto preciso e specifico. questo, invece, con i filler senza ago non è possibile. dietro alla superficialità dei tessuti raggiunti dall’acido ialuronico, quindi, si cela un effetto finale che è molto difficile riesca realmente a soddisfare le esigenze delle pazienti. pertanto, rispondere alla domanda “i filler labbra senza ago funzionano davvero?” è abbastanza complesso.

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Riduzione lussazione spalla a Roma

La Riduzione lussazione spalla a Roma  deve essere tentata subito  dopo che è stata effettuata la diagnosi.

La riduzione deve essere tentata immediatamente se è presente un deficit neuro  vascolare associato o un bendaggio cutaneo (a causa di una frattura ossea dislocata o, meno comunemente, di una lussazione della frattura, con potenziale penetrazione o rottura cutanea). Se un chirurgo ortopedico non è disponibile, si può tentare una riduzione chiusa, utilizzando una forza minima adatta; se la riduzione non ha successo, può essere necessario eseguirla in sala operatoria in anestesia generale. Le lussazioni aperte richiedono un intervento chirurgico, ma le tecniche di riduzione chiusa e l’immobilizzazione devono essere eseguite come trattamento intermedio se il chirurgo ortopedico non è disponibile ed è presente un deficit neuro vascolare.  Controindicazioni Contro  indicazioni alla riduzione chiusa semplice:  Frattura di una grossa tuberosità con uno spostamento > 1 cm  Lesione di Hill-Sachs grave (≥ 20% di deformità della testa omerale dovuta all’urto contro il labbro glenoideo) 

Frattura del collo chirurgico (sotto le tuberosità maggiore e minore)  Frattura di Bankart (labbro glenoideo anteroinferiore) che coinvolge un frammento osseo di oltre il 20% e con instabilità gleno-omerale  Frattura prossimale dell’omero in 2 o più parti  Queste gravi fratture associate richiedono la valutazione e la gestione ortopedica, a causa del rischio della procedura stessa di aumentare lo spostamento e la gravità della lesione.  Altri motivi per consultare un chirurgo ortopedico prima della riduzione comprendono  L’articolazione è esposta (ossia, una lussazione aperta). Il paziente è un bambino, in cui è spesso presente un distacco epifisario (cartilagine di accrescimento); tuttavia, se è presente un deficit neurovascolare, la riduzione deve essere effettuata immediatamente se il chirurgo ortopedico non è disponibile. La lussazione è più vecchia di 7-10 giorni, quindi vi è un aumentato rischio di danneggiare l’arteria ascellare durante la riduzione, soprattutto nei pazienti anziani.

Controindicazioni alla tecnica di Hennepin:  Il braccio del paziente viene fissato in abduzione: è preferibile la tecnica FARES (veloce, affidabile e sicura), la tecnica Stimson o la manipolazione scapolare. Complicanze  Le complicanze con la tecnica di Hennepin sono rare.  Attrezzatura  Anestetico intra-articolare:* 20 mL di lidocaina all’1%, siringa da 20 mL, ago da 2 pollici 20 gauge, soluzione antisettica (p. es., clorexidina, iodiopovidone) e tamponi di garza Immobilizzatore di spalla o bendaggio elastico al collo

Ai pazienti viene offerta l’analgesia; tuttavia, se il paziente lo desidera, si può effettuare un tentativo di riduzione senza analgesia. Considerazioni aggiuntive I tentativi di riduzione sono più efficaci se i pazienti sono calmi e possono rilassare i muscoli per non opporre resistenza alla procedura. L’analgesia e la sedazione aiutano i pazienti a rilassarsi, così come le distrazioni esterne come una conversazione piacevole.

La sedazione e l’analgesia procedurali sono spesso necessarie se il forte dolore, l’ansia e lo spasmo muscolare impediscono la procedura.  L’anestesia regionale può essere utilizzata (p. es., blocco del nervo inter scalenico  eco guidato) ma ha lo svantaggio di limitare l’esame neurologico post-riduzione.  Aspetti di anatomia rilevanti  Nella maggior parte delle lussazioni anteriori, la testa omerale è intrappolata all’esterno e contro il labbro anteriore della fossa glenoidea. Le tecniche di riduzione devono disimpegnare (allontanare) la testa omerale dal labbro e quindi riportare la testa omerale nella fossa. I deficit del nervo ascellare sono i deficit nervosi più frequenti delle lussazioni anteriori della spalla. Spesso si risolvono in pochi mesi e talvolta molto velocemente dopo la riduzione della spalla.

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Cura cervicale a Milano

Quando parliamo di cura cervicale a Milano dobbiamo ammettere che se dessimo un’occhiata a delle statistiche quando i medici esperti nel settore ci direbbero che questa patologia o meglio le patologie che riguardano a cervicale che richiedono delle cure sono in aumento

 Parlare di cervicale significa fare riferimento ad una cervicalgia che porta dolori molto forti e in certi casi all’apparato dei muscoli e delle ossa che interessano il collo e poi questi dolori si potrebbe estendere in tutta la testa e soprattutto in tutta la schiena

 Questi dolori rischiano di essere invalidante per una persona soprattutto per quelle persone che magari lavoro on-line e lavorano al computer 8 ore al giorno o comunque anche lavorano in ufficio questo problema può diventare veramente molto pesante.

Quindi è assolutamente necessario rivolgersi a un professionista che sia specializzato in questo tipo di trattamento e non significa però rivolgersi al primo che incontriamo naturalmente, ma quello vale per tutte le patologie

 Per quanto riguarda la diagnosi il professionista giusto è sicuramente l’ortopedico che poi ci dirà che tipo di terapia possiamo fare per risolvere tutto ed è sempre potremmo rivolgerci o un fisioterapista o magari in certe situazioni abbinarlo anche con un osteopata che lavora in sinergia con il primo professionista che  abbiamo menzionato

 Diciamo che queste problematiche che riguardano il collo e magari riguardano anche la spina dorsale e la schiena sarebbe bene sempre affrontarle da più punti di vista e quindi lavorando in equipe quei tre professionisti abbiamo menzionato lavorano, ma che lavorano in maniera diversa

Bisogna trovare una cura per la cervicale che sia assolutamente efficace è adatta a noi

  Per poter trovare una cura efficace per la cervicale come dicevamo nel titolo di questa seconda parte il primo passo e andare dal medico di famiglia, che sicuramente ci manderà dall’ortopedico. che  come dicevamo già nella prima visita specialistica ci farà un colloquio a che si chiama anamnesi in gergo tecnico per avere delle informazioni intanto sui sintomi e poi sulla nostra storia clinica e sulla nostra storia familiare per capire se qualcun altro della nostra famiglia ha già sofferto di qualche disturbo, perché si è notata una certa familiarità per questo tipo di problematica

Ortopedico poi si potrebbe avvalere anche gli esami  come le radiografie e  le tac e poi impostare una terapia che viene chiamata terapia riabilitativa che sarà composta da esercizi ad hoc e anche da nuove abitudini posturali

 A quel punto come abbiamo accennato nella prima parte dell’articolo si poteva andare a parlare con l’osteopata e con i suoi massaggi lavora fine erbe e può allentare quella pressione della cervicale

  Qualcun altro potrebbe anche pensare di rivolgersi ad un esperto di agopuntura che aiuti a far diminuire le eventuali infiammazioni in corso cosa che di per sé darebbe già un certo sollievo dal dolore

 E   poi ove non si risolva tutto questo si proverà con un fisioterapista che appunto faccia dei massaggi particolari o nella peggiore delle ipotesi ci si svolgerà a un chirurgo.

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