Riduzione lussazione spalla a Roma

La Riduzione lussazione spalla a Roma  deve essere tentata subito  dopo che è stata effettuata la diagnosi.

La riduzione deve essere tentata immediatamente se è presente un deficit neuro  vascolare associato o un bendaggio cutaneo (a causa di una frattura ossea dislocata o, meno comunemente, di una lussazione della frattura, con potenziale penetrazione o rottura cutanea). Se un chirurgo ortopedico non è disponibile, si può tentare una riduzione chiusa, utilizzando una forza minima adatta; se la riduzione non ha successo, può essere necessario eseguirla in sala operatoria in anestesia generale. Le lussazioni aperte richiedono un intervento chirurgico, ma le tecniche di riduzione chiusa e l’immobilizzazione devono essere eseguite come trattamento intermedio se il chirurgo ortopedico non è disponibile ed è presente un deficit neuro vascolare.  Controindicazioni Contro  indicazioni alla riduzione chiusa semplice:  Frattura di una grossa tuberosità con uno spostamento > 1 cm  Lesione di Hill-Sachs grave (≥ 20% di deformità della testa omerale dovuta all’urto contro il labbro glenoideo) 

Frattura del collo chirurgico (sotto le tuberosità maggiore e minore)  Frattura di Bankart (labbro glenoideo anteroinferiore) che coinvolge un frammento osseo di oltre il 20% e con instabilità gleno-omerale  Frattura prossimale dell’omero in 2 o più parti  Queste gravi fratture associate richiedono la valutazione e la gestione ortopedica, a causa del rischio della procedura stessa di aumentare lo spostamento e la gravità della lesione.  Altri motivi per consultare un chirurgo ortopedico prima della riduzione comprendono  L’articolazione è esposta (ossia, una lussazione aperta). Il paziente è un bambino, in cui è spesso presente un distacco epifisario (cartilagine di accrescimento); tuttavia, se è presente un deficit neurovascolare, la riduzione deve essere effettuata immediatamente se il chirurgo ortopedico non è disponibile. La lussazione è più vecchia di 7-10 giorni, quindi vi è un aumentato rischio di danneggiare l’arteria ascellare durante la riduzione, soprattutto nei pazienti anziani.

Controindicazioni alla tecnica di Hennepin:  Il braccio del paziente viene fissato in abduzione: è preferibile la tecnica FARES (veloce, affidabile e sicura), la tecnica Stimson o la manipolazione scapolare. Complicanze  Le complicanze con la tecnica di Hennepin sono rare.  Attrezzatura  Anestetico intra-articolare:* 20 mL di lidocaina all’1%, siringa da 20 mL, ago da 2 pollici 20 gauge, soluzione antisettica (p. es., clorexidina, iodiopovidone) e tamponi di garza Immobilizzatore di spalla o bendaggio elastico al collo

Ai pazienti viene offerta l’analgesia; tuttavia, se il paziente lo desidera, si può effettuare un tentativo di riduzione senza analgesia. Considerazioni aggiuntive I tentativi di riduzione sono più efficaci se i pazienti sono calmi e possono rilassare i muscoli per non opporre resistenza alla procedura. L’analgesia e la sedazione aiutano i pazienti a rilassarsi, così come le distrazioni esterne come una conversazione piacevole.

La sedazione e l’analgesia procedurali sono spesso necessarie se il forte dolore, l’ansia e lo spasmo muscolare impediscono la procedura.  L’anestesia regionale può essere utilizzata (p. es., blocco del nervo inter scalenico  eco guidato) ma ha lo svantaggio di limitare l’esame neurologico post-riduzione.  Aspetti di anatomia rilevanti  Nella maggior parte delle lussazioni anteriori, la testa omerale è intrappolata all’esterno e contro il labbro anteriore della fossa glenoidea. Le tecniche di riduzione devono disimpegnare (allontanare) la testa omerale dal labbro e quindi riportare la testa omerale nella fossa. I deficit del nervo ascellare sono i deficit nervosi più frequenti delle lussazioni anteriori della spalla. Spesso si risolvono in pochi mesi e talvolta molto velocemente dopo la riduzione della spalla.

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